I siti generalmente si limitano a essere una presentazione aziendale e nei casi migliori dispongono di una sezione con il catalogo prodotti: in pratica le aziende fanno trasporre le loro brochure aziendali su internet e più raramente anche il catalogo. Nonostante internet abbia già più di 25 anni e da 10 anni sia riconosciuto come un valido strumento di comunicazione, si ignorano tuttora – o si decide di non prendere in considerazione – le sue potenzialità interattive nei confronti di clienti, dipendenti, agenti o rivenditori.
Articolo pubblicato da Griffer Magazine
Nei confronti di internet si ha un atteggiamento passivo: “faccio il sito perché oggi un’azienda non può non averlo”. Tale atteggiamento subisce il web piuttosto che coglierlo come occasione e contrasta con il dare per scontato – senza poi verificare – che la propria azienda sia tra i primi posti nei risultati di un motore di ricerca. Con regolarità, invece, devi andare su un motore di ricerca come Google, che è il più usato, e vedere se il tuo sito compare tra i risultati inserendo l’url (www.ilmiosito.it) e inserendo le parole o i gruppi di parole che secondo te dovrebbero portare a visualizzare il tuo sito.
L’operazione è semplice:
- apri un browser: è un programma che serve per navigare in internet e lo si usa per visualizzare e interagire con le pagine di un sito. Nei computer ne esiste sempre uno preinstallato come Internet Explorer, Mozilla (con Firefox) e Safari che sono i più diffusi.
- Inserisci nel campo degli indirizzi l’url del motore di ricerca che vuoi usare, ad esempio www.google.it (Fig.1 punto 1) e premi il tasto enter che si trova nella parte destra della tua tastiera, oppure con il mouse fai click sul simbolo per caricare la pagina (punto 2).
- Quando si aprirà la pagina di google inserisci le parole che vuoi cercare nel campo di ricerca ad esempio www.lamiazienda. it (punto 3) e clicca con il mouse sul pulsante “cerca con google” (punto 4).
- Comparirà una schermata con una serie di link ad altrettanti siti (Fig. 2). Il tuo sito è presente? Controlla sia la prima schermata che le successive pagine.
- Ripeti questa operazione inserendo nel campo di ricerca la parola o i gruppi di parole con le quali vorresti che il tuo sito fosse trovato.
Se i risultati non ti soddisfano, significa che il tuo sito aziendale è vecchio o, in ogni caso, non sfrutta appieno tutti gli strumenti di internet per favorire la promozione aziendale e la crescita degli affari, facendoti perdere l’occasione di farti conoscere a un pubblico più vasto, abbattendo in contemporanea i costi di comunicazione.
Come realizzare un sito aziendale che “lavori”
Per creare un sito in grado di contribuire alla crescita aziendale sono necessari uno o più incontri tra l’azienda e l’agenzia incaricata del lavoro. All’incontro devono partecipare l’imprenditore e tutte le persone che poi saranno incaricate di seguire e “mantenere vivo” il sito come il responsabile EDP, chi è incaricato di seguire lo showroom o comunque è spesso a stretto contatto con i clienti, e altre figure. La loro presenza è fondamentale per due motivi:
- il consulente deve comprendere quali sono le esigenze dell’azienda che devono essere soddisfatte;
- coloro i quali in azienda sono coinvolti in vario modo nell’attività di realizzazione, gestione e aggiornamento del sito devono avere l’occasione di esporre le loro idee e condividere le scelte prese, anche per evitare che in futuro boicottino l’aggiornamento del sito nel caso non condividano o comprendano le scelte fatte.
Nel corso dell’incontro (uno o più) vanno chiarite:
-
- Le richieste e le esigenze dell’azienda. Vendere un particolare prodotto? Enfatizzare un servizio che i concorrenti non offrono? Sottolineare i vantaggi dell’acquisto di un prodotto appartenente a una fascia superiore?
- Gli obiettivi che l’imprenditore si prefigge di raggiungere con il sito. Eliminare la stampa dei cataloghi? Aiutare i suoi venditori a crescere e aumentare il proprio fatturato? Dare ai rivenditori argomenti di vendita? Contrastare il successo di un concorrente? Spingere le vendite di un prodotto a torto trascurato dal mercato?
- I requisiti che devono essere soddisfatti dal sito. Ci deve essere un’area riservata, accessibile solo ad alcune persone? L’azienda se necessario deve poter eliminare la possibilità di accesso a una persona in brevissimo tempo? I propri agenti devono completare on-line dei moduli relativi alla propria attività?
Le caratteristiche del pubblico di riferimento. Sono degli esperti del settore o dei privati?
- Cosa si desidera che il navigatore faccia.
Contattare il rivenditore di zona più vicino a lui? Scaricare le schede prodotto? Calcolare quale sarebbe il suo risparmio nel caso acquistasse un prodotto di fascia alta rispetto a uno standard?
Il consulente web farà una serie di domande per raccogliere queste informazioni, aiutando l’imprenditore a comprendere le potenzialità di internet e a scegliere le opzioni disponibili che meglio si adattano alle esigenze del suo business. L’imprenditore deve impegnarsi a rispondere per favorire la realizzazione di un sito tagliato su misura dei suoi affari: un sito su misura di utente.
Arrivare ai primi posti in un motore di ricerca è possibile
Ci sono due mezzi per posizionarsi primi tra i risultati di ricerca di un motore di ricerca:
- lavorare per avere un sito di qualità;
- pagare il motore di ricerca affinché faccia apparire il tuo sito tra i primi risultati.
La seconda opzione – pagare – è la via più veloce. Ci si iscrive al servizio di Google, che si chiama AdWords, e si sceglie tra varie opzioni cosa e come pagare. Ad esempio, pagare ogni volta che un navigatore clicca sul nostro messaggio, oppure pagare quando il nostro messaggio viene visualizzato a seguito di una ricerca. Questi link sponsorizzati (vedi Fig. 3 punti 1 e 2) sono chiaramente distinguibili nella pagina SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca), perché il navigatore deve poter distinguere tra questi link e i link che “naturalmente” raggiungono un buon posizionamento (punto 3).
I link sono generalmente numerosi e sono organizzati in più schermate raggiungibili ciccando sulla freccia azzurra presente al termine di ciascuna schermata (punto 4).
La distinzione è fondamentale per il navigatore che infatti, durante la “guerra” tra i motori di ricerca, ha decretato la vittoria di Google rispetto altri motori che “intrufolavano” i link a pagamento tra gli altri risultati, senza che fosse possibile riconoscerli.
Attenzione: il fatto che il sito si posizioni artificialmente tra i primi posti non è sufficiente per decretare il successo del sito perché se non è di qualità:
- il navigatore appena si accorge che il sito non corrisponde alle sue aspettative lo abbandona immediatamente. È consapevole infatti di avere a disposizione un bacino infinito di siti a cui rivolgersi. Il navigatore può rifare una ricerca dalla stessa pagina dei risultati, il campo di ricerca si trova sia a inizio pagina sia alla sua fine (punto 5);
- appena terminata la campagna a pagamento il sito scompare dai risultati;
- si potrebbe anche decidere di pagare per sempre, ma AdWord è un’asta che permette ai migliori offerenti di posizionarsi tra i primi posti rispetto a chi partecipa con offerte più discrete. A dimostrazione di questo si vede come i rilanci giorno dopo giorno hanno portato a un rapido incremento dell’investimento da fare. Gli esperti ritengono che i costi di adesione ad AdWord continueranno a lievitare.
Nota: fare affidamento unicamente a servizi come AdWord è errato, ma AdWord rimane un’ottima risorsa nel caso tu voglia lanciare un’iniziativa o un prodotto, magari in concomitanza con la partecipazione della tua azienda a una determinata fiera. La migliore opzione rimane creare un sito di qualità, che alla fine risulta anche più economico rispetto a un sito che necessita di un sostegno artificioso – come AdWord o l’intervento solo a posteriori di un esperto SEO – per ottenere un buon posizionamento.
Le caratteristiche principali sono:
Come il sito è realizzato.
Le pagine sono statiche o il sito è interamente costruito con tecnologia Flash? Le pagine sono ottimizzate per facilitare una “interazione” con i motori di ricerca? Sono previste aree di contatto tra i navigatori e l’azienda? I contenuti sono quelli che il navigatore si aspetta di trovare, soddisfano le sue ricerche? I contenuti attraggono i navigatori che ti interessano, come ad esempio architetti o privati che desiderano sostituire i loro vecchi infissi?
Quanto spesso è aggiornato.
Puoi modificare con facilità e in autonomia i dati presenti nel sito? È presente un’area news in cui inserire notizie e quest’area è effettivamente aggiornata con regolarità almeno ogni mese? Nel tuo sito è presente un blog e chi si preoccupa di gestirlo?
Come è collegato con altri siti.
Ci sono dei siti di fornitori o rivenditori che puntano al tuo sito? Sai quali sono questi siti e a quali pagine rimandano, ad esempio all’home-page piuttosto che alla pagina prodotto? Ci sono siti non pertinenti ai tuoi prodotti o alla tua azienda che sono collegati al tuo sito?
I tre punti appena elencati sono fondamentali per un motore di ricerca che è in grado di valutarli e agire di conseguenza. Ad esempio, tra i risultati di una ricerca posiziona ai primi posti i siti costantemente aggiornati, spostando invece tra i risultati più bassi i siti che sono aggiornati di rado: avere una newsletter ben fatta all’interno del proprio sito è quindi fondamentale, il mio consiglio è di farsi aiutare da un redattore.
A parità di contenuti Google posiziona più in alto i siti che hanno altri siti che si collegano a loro, se però questi siti collegati non sono attinenti – ad esempio voi producete finestre e questi siti sono blog di appassionati sciatori, il vostro hobby preferito – il vostro sito sarà penalizzato e spostato più in basso rispetto alla posizione che gli sarebbe attribuita: controllate quindi con regolarità i link che da altri siti portano al vostro. Lavorate per ottenere link che concorrono a migliorare la vostra posizione ed eliminate invece i link che vi danneggiano, se non siete sicuri fatevi aiutare da un esperto come il vostro webmaster.
Cosa fare affinchè un sito favorisca i tuoi affari
Avere un sito di qualità è sempre premiante perché Google continua a modificare di mese in mese i criteri con cui posiziona ai primi posti i siti, lo fa per favorire i siti che lavorano bene e sono graditi ai navigatori, a discapito di quei siti che escogitano continuamente nuovi trucchetti per barare e ottenere un posizionamento che non gli spetterebbe. L’unica soluzione valida e con effetti duraturi è “giocare in modo pulito” anche perché:
- Google mantiene segreti i criteri di valutazione dei siti che aggiorna in continuazione per offrire un servizio sempre migliore ai navigatori;
- Google penalizza i siti che barano, magari non si accorge immediatamente dell’imbroglio, ma quando lo fa può decidere di bannare (eliminare un sito dal suo archivio) senza che sia possibile opporsi. Un esempio eccellente: nel 2006 Google ha eliminato dalle sue pagine il sito della famosa e potente casa automobilistica BMW, colpevole di aver abusato delle doorway e lo ha riammesso solo dopo la rimozione dei trucchetti incriminati e le scuse pubbliche.
Un sito di qualità è l’ideale anche per il pubblico che vuoi conquistare,
perché contenuti aggiornati e di valore ti portano nuovo e selezionato pubblico che sta cercando proprio i tuoi prodotti o il tuo servizio. Un sito fatto bene ha maggiori possibilità di ottenere link da altri siti, questo fa alzare il Page
Rank. Il PR è un punteggio che indica la popolarità di un sito: maggiori sono i link da altri siti – soprattutto se sono siti a loro volta di qualità – maggiore è il punteggio ottenuto, e un punteggio elevato favorisce il buon posizionamento nei risultati di un motore di ricerca. Un buon sito inoltre non deve avere link interrotti (link sbagliati o che portano a pagine che non esistono più). A volte è possibile intervenire in un sito pre-esistente per migliorarlo, ad esempio: ottimizzandolo per i motori di ricerca, aggiungendo newsletter o blog, ampliando le pagine dedicate ai prodotti e ai servizi, inserendo case-history che sono sempre gradite sia ai privati sia a un pubblico di esperti come ad esempio gli architetti o gli ingegneri edili. Altre volte le pecche da rimediare sono così numerose che è meglio progettare e creare un sito totalmente nuovo che sia:
- veloce da caricare;
- facile da navigare;
- ricco di contenuto inteso come testi e immagini;
- aggiornato spesso con argomenti di interesse per il pubblico che si vuole attrarre e conquistare;
gradito ai motori di ricerca.
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